Ambulatorio di Medicina Riabilitativa

Artrosi di Ginocchio: approccio multidisciplinare vincente

Visita Artrosi al Ginocchio

Tutti abbiamo sentito parlare di artrosi almeno una volta nella nostra vita. Se sei giovane magari lo hai sentito in riferimento ad un genitore, ad un vicino di casa, un parente o ad un amico di famiglia che ne soffre. 

Questa patologia viene sempre associata ad un qualcosa che ci sarà sempre e da cui non si guarisce mai. 

Si parla di artrosi cervicale e lombare per la schiena, mentre per le gambe le articolazioni più colpite sono anca e ginocchio, sulle quali incombe poi lo spettro della chirurgia protesica.

Ma è veramente così lo scenario?

L’artrosi è un processo fisiologico che porta ad indebolimento della cartilagine, il cuscinetto all’interno delle nostre articolazioni che funziona come un ammortizzatore. Spesso colpisce anche l’osso sub condrale ed i margini articolari. Non porta necessariamente dolore e difficoltà nei movimenti in tutti gli individui, esistono tantissime persone che scoprono di avere l’artrosi di ginocchio attraverso una semplice lastra ma non hanno alcun sintomo.

I sintomi

Possono esserci dolori al ginocchio per il quale un esame radiografico mostri artrosi, ma la natura della sua origine sia da riscontrare in altri fattori, come un eccessivo sforzo, un trauma acuto o dopo un periodo di eccessivo stress. Anche qui parliamo di un’artrosi puramente radiografica che rischia di portarci fuori strada.

Vi sono casi in cui, invece, l’artrosi inizia ad essere un problema recandoti dolore a camminare, alzarti da una sedia o girarti nel letto. Parliamo di artrosi clinicamente rilevante che comporta rigidità mattutina, che può durare 30’ e che migliora con il movimento, spesso peggiora con attività in carico e migliora con il riposo, ma il dolore può essere presente anche a vestirsi e di notte. Sono spesso presenti rumori articolari (piccoli crepitii) che però non indicano la gravità della problematica.

I rimedi 

Il movimento e gli esercizi si sono rivelati un ottimo strumento per migliorare la funzionalità del tuo ginocchio ed un aiuto per la tua cartilagine (https://bjsm.bmj.com/content/53/15/940.long).

Se parti da una condizione di dolore molto elevato, è utile andare a modificare quelle attività così provocanti utilizzando stampelle o tutori durante la camminata e può essere molto utile concordare con il medico specialista un aiuto farmacologico. 

L’ortopedico valuterà la somministrazione di acido ialuronico tramite infiltrazioni, un buon integratore per la tua cartilagine senza controindicazioni, oppure se il dolore a riposo è molto forte, potrà valutare insieme al medico specializzato nella cura del dolore altre strategie infiltrative e di cura.

Sia chiaro che l’aiuto farmacologico è un ausilio a quello che deve essere il focus principale per avere risultati nel medio e lungo termine, ovvero l’esercizio fisico che è risultato essere sicuro ed efficace nella riduzione del dolore e utile per migliorare la funzionalità.

Recenti studi sull’artrosi di ginocchio hanno rivelato come un programma fisioterapico attivo per 12 settimane unito ad esercizi a casa migliora dolore e funzionalità. L’efficacia è maggiore se l’aderenza e la fiducia nei confronti degli esercizi è elevata. (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/acr.23104)

Come ormai conclamato per il mal di schiena, fattori psico-sociali peggiorano il raggiungimento degli obiettivi, ansia e depressione sono fattori da mettere sullo stesso peso di postura, compensi e debolezza. (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1063458415002071)

Il dolore di natura artrosica è anche associato a sindrome metabolica (https://arthritis-research.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13075-019-2081) con obesità e diabete spesso presenti tra chi ne soffre, infatti peso ed infiammazione sistemica continua e insulino-resistenza partecipano al catabolismo articolare. (https://insights.ovid.com/article/00002281-201703000-00014) Per questo motivo in alcuni casi un nutrizionista specializzato si rivelerà un forte alleato nella cura di questa patologia.

Conclusione 

Se ne evince quindi che il quadro è di natura complessa e multifattoriale per cui fermarsi solo ad una lastra, solo a farmaci o limitare il trattamento a solo movimento non è sufficiente. Il lavoro d’èquipe è fondamentale . La sinergia tra i vari medici specialisti, il fisioterapista, il nutrizionista e ove necessario, anche lo psicologo è la strada vincente.

Fonti:

Relationship Between Attitudes and Beliefs and Physical Activity in Older Adults With Knee Pain: Secondary Analysis of a Randomized Controlled Trial (Quicke, et al 2017),

-Impact of exercise on articular cartilage in people at risk of, or with established, knee osteoarthritis: a systematic review of randomised controlled trials (Bricca, et al 2017)

-Pain sensitization in people with knee osteoarthritis: a systematic review and meta-analysis (Fingleton, et al 2015)

-Metabolic syndrome-associated osteoarthritis (Courties, et al 2017)

-The burden of methabolic syndrome on osteoarthritic joints (Dickson, et al 2017)


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